La mostra a Como «Rubens da vicino»
Il Rubens rivisto da Carlo Pozzoni, il fotografo che ha realizzato immagini di particolari dei quadri in esposizione nella mostra «Rubens e i Fiamminghi» a Villa Olmo. Divenuta a sua volta la mostra di Carlo Pozzoni «Rubens da vicino» inaugurata sabato 24 aprile, fino al 15 maggio, alla galleria «il tramite» in via Borgovico 36/38 a Como.
Suggestiva la scelta del frammento da ingrandire, toccante la capacità di rendere la pennellata di Rubens, nella diversa densità dei colori, il modo in cui la tela si impregna di materia. Incline, nel suo riserbo, alla scommessa persegue la realizzazione creativa, autonoma ed originale al tempo stesso; l‘esperto fotografo cerca l’evento e vuole il frutto. L’esperienza in quei frangenti è un fattore fondamentale ma non è sufficiente. Il professionista è abituato ad utilizzare l’intuito nel lavoro quotidiano spesso senza rendersi nemmeno conto di farlo, e per questo motivo nemmeno riesce ad identificare cosa l’abbia portato a fare determinate scelte. È bravo Carlo Pozzoni, e ce lo comunica con efficacia «Non avevo idea nemmeno di come avrei operato: probabilmente con un obiettivo "macro", per meglio cogliere il dettaglio. Tuttavia, una volta da soli davanti a capolavori universalmente riconosciuti, senza protezione, immersi nel silenzio e nel buio della sala ma davanti al quadro perfettamente illuminato, ci si trova completamente indifesi, come se ad essere senza protezione e nell'oscurità più totale non fosse solo l'opera che si ha di fronte. Non sapevo ancora come mi sarei cimentato nel confronto; per cui mi sono dapprima limitato ad aspettare il primo giorno di chiusura della mostra - un lunedì - e mi sono letteralmente immerso nell'universo barocco della pittura fiamminga».
Nella cultura barocca permane il concetto rinascimentale di esperienza, che però assume un significato diverso, in quanto lo sviluppo delle scienze pone il problema della veridicità dell’esperienza e delle sue implicazioni. In pittura più che nelle altre arti si descrivono ambienti e persone in modo del tutto nuovo, rappresentando vere e proprie esperienze di vita. A fianco dell’esperienza, nella cultura barocca vi è la componente del movimento: in un mondo dove tutto cambia e viene travolto, l’uomo viene percepito in movimento nel suo microcosmo e nella realtà. Si legge in un verso del poeta francese Motin: «l’anima del mondo tutto è il solo movimento». Si scopre il movimento nella circolazione del sangue, nel moto degli astri, nel conflitto bellico, nell’agricoltura. Le architetture e le sculture sviluppano il concetto del movimento in progettazioni dinamiche in cui l’equilibrio è un risultato sempre precario e spesso minacciato. La bellezza, quindi, non è più data dall’armonia e dall’immutabile simmetria, ma dal movimento.
All’epoca di Rubens le pitture allegoriche hanno una chiara funzione comunicativa. Sembra che l’Allegoria dei benefici della pace (1629-30) sia stata portata in dono da Rubens a Carlo I d’Inghilterra quando tentò d’indurlo a riappacificarsi con la Spagna. Il dipinto mette in contrasto i vantaggi della pace e gli orrori della guerra: Minerva (con l’elmo), dea della saggezza e delle arti apportatrici di civiltà, scaccia Marte che sta quasi per ripiegare, mentre la sua terribile compagna, la Furia guerresca, ha già voltato le spalle. Sotto la protezione di Minerva le gioie della pace si spiegano davanti ai nostri occhi con simboli di prosperità e abbondanza: la Pace offre il seno a un fanciullo, un fauno adocchia beatamente la frutta sgargiante, le Menadi danzano fra ori e tesori, il leopardo gioca pacifico come un grosso gattone. A destra, tre fanciulli con sguardi ansiosi fuggono dall’orrore della guerra verso il rifugio della pace, mentre un genietto li incorona. E’ un quadro di contrasti vivaci e colori molto caldi: Rubens non riesce ad apprezzare le forme “ideali” della bellezza classica, che gli sembrano remote e astratte. I suoi personaggi sono esseri viventi.
Riferimenti
Catalogo Rubens da vicino
http://www.laprovinciadicomo.it/stories/Cultura%20e%20Spettacoli/128517_cos_ho_fatto_a_pezzi_rubens/